Assertività

 Introduzione

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L’assertività è un tipo di comunicazione. Consiste nell’essere in grado di esprimere in maniera aperta i propri sentimenti, i propri pensieri, le proprie convinzioni e le proprie opinioni, senza violare i diritti degli altri. È la capacità di esprimere onestamente i propri punti di vista ed i sentimenti senza stressarsi.

Altri modi di comunicazione sono la modalità aggressiva, che viola i diritti degli altri e la modalità passiva, che viola i propri diritti. Potreste aver sentito parlare della modalità di comunicazione passivo-aggressiva.

Ciò si verifica quando qualcuno è principalmente aggressivo, ma in un modo passivo o indiretto. Il soggetto potrebbe essere arrabbiato, ma non agire in modo visibilmente aggressivo.

MODALITA DI COMUNICAZIONE PASSIVA:

Viola i nostri diritti.

Le esigenze degli altri hanno la priorità sulle proprie.

MODALITA DI COMUNICAZIONE ASSERTIVA:

Rispetta le proprie esigenze e  quelle degli altri.

MODALITA DI COMUNICAZIONE AGGRESSIVA:

Viola i diritti degli altri.

Le proprie esigenze hanno la priorità.

NON ESSERE ASSERTIVI: CONSEGUENZE

La principale conseguenza è la diminuzione della propria autostima. Se scegliamo di comunicare attraverso una modalità passiva, non dichiariamo i nostri sentimenti e pensieri. Ciò significa che potremmo accondiscendere e soddisfare le idee e le esigenze altrui piuttosto che le nostre.

A lungo andare questo potrebbe darci la sensazione di non avere controllo nella propria vita né di possedere mete e obiettivi propri. Se non esprimiamo mai apertamente noi stessi e nascondiamo i nostri pensieri ed i nostri sentimenti, questo ci farà sentire tesi, stressati e risentiti.

Tale atteggiamento può condurre allo sviluppo di relazioni malsane e distorte, come la convinzione che anche le persone che ci sono più vicine non ci conoscano realmente.

COME POSSO DIVENTARE PIÚ ASSERTIVO?

L’assertività è un atteggiamento e un modo di pensare che può essere appreso. Siamo tutti nati assertivi, ma i condizionamenti ambientali posso spingerci ad adottare comportamenti comunicativi disfunzionali. Pensate ai bambini che esprimono liberamente le loro sensazioni e i loro bisogni attraverso il pianto. Poi, gradualmente, modellano il loro comportamento in modo tale da farlo corrispondere a delle specifiche richieste dell’ambiente.

Ad esempio, se nella nostra famiglia gridare è il modo di affrontare le situazioni, probabilmente abbiamo imparato a trattare i conflitti gridando. Se la nostra famiglia ci ha insegnato che prima vanno soddisfatti i bisogni altrui ed in seguito i nostri, potremmo trovare difficoltà a soddisfare le nostre esigenze. O ancora, se la nostra famiglia ci ha insegnato che non dovremmo esprimere le nostre emozioni negative ma ignorarle e ridere di noi stessi quando queste emergono, non saremo in grado di esprimere emozioni negative in maniera funzionale.

Ci sono spesso molte buone ragioni per cui non siamo diventati assertivi. In età evolutiva e in adolescenza abbiamo imparato ad assumere comportamenti efficaci per noi in quel dato momento. Se la modalità con cui i nostri parenti ed amici si sono rapportati con noi è di tipo passivo o aggressivo, ciò potrebbe aver creato problemi e in risposta potremmo aver imparato a nasconderci o ad essere aggressivi per sopravvivere.

Molto probabilmente la nostra famiglia e i nostri amici, da cui abbiamo appreso tale comportamento, avranno, a loro volta, imparato questo comportamento dal proprio ambiente. È molto importante non biasimare sé stessi o la propria famiglia per la mancanza di assertività. È molto più utile e di aiuto, pensare a questa modalità di comportamento come un circolo vizioso, come una trappola in cui famiglia ed amici sono caduti vittime.

Si deve decidere di rompere questo circolo vizioso ed imparare un nuovo modo di pensare e di comportarsi assertivamente. Ciò significa che questo comportamento disfunzionale non verrà più trasmesso in futuro, né ad amici né a parenti.

RICONOSCERE LA DIFFERENZA TRA MODALITÁ DI COMUNICAZIONE AGGRESSIVA, ASSERTIVA E PASSIVA.

È molto importante imparare a riconoscere le caratteristiche verbali e non verbali delle diverse modalità di comunicazione. Quando sarete in grado di individuarle, potrete riconoscere il comportamento passivo, aggressivo e assertivo, vostro e degli altri. Il primo passo per modificare un comportamento sta nel riconoscere quali parti di esso hanno bisogno di correzione.

Può darsi che siate capaci di utilizzare un linguaggio assertivo, ad esempio, le vostre abilità verbali sono assertive ma la vostra comunicazione non verbale è passiva o contraddice la vostra comunicazione verbale. Se dite “Non mi piace quello che stai dicendo adesso” (affermazione assertiva), ma lo fate con un tono di voce molto basso, senza guardare l’altro agli occhi, muovendo le gambe, la vostra comunicazione non verbale indebolirà la comunicazione verbale, la quale, probabilmente, non sarà presa in considerazione.

LE CARATTERISTICHE DELLA COMUNICAZIONE PASSIVA

DEFINIZIONE

Una persona che utilizza una modalità di comunicazione passiva non esprime i suoi sentimenti, pensieri ed opinioni apertamente. Pertanto, permette agli altri di violare i suoi diritti. Può anche significare che esprime i suoi pensieri e sentimenti con poca convinzione e titubanza, cosa che spinge gli altri a non dare la dovuta importanza ed ignorare ciò che comunica.

A volte sottostima la capacità degli altri di accettare critiche, di assumersi responsabilità o di gestire le difficoltà e quindi non esprime il proprio punto di vista per paura di offenderli o ferirli.

CARATTERISTICHE VERBALI

Una persona che adotta una modalità di comunicazione passiva utilizza:
Frasi lunghe e vaghe/ Non dice ciò che realmente vuole dire/ Discorso esitante, pieno di pause/ Schiarimenti frequenti di gola/ Scuse senza nessun motivo apparente, con voce insicura e instabile/ Formule come ad esempio: “Se non è un problema…”/ Parole ed espressioni aggiuntive come: “Forse” “Uhm” “Uh” “In qualche modo”/ Tono di voce noioso e monotono/ Tono di voce acuto o bassissimo / Scuse frequenti: “Normalmente non avrei mai detto niente…” “Mi dispiace terribilmente disturbarti…” / Mette le mani avanti: “È solo la mia opinione…” o “Potrei sbagliarmi”.” Auto-rifiuto: “Non importa” o “Non è così importante”/ Autocritica “Sai come sono…” o “Sono inutile … “.

CARATTERISTICHE NON VERBALI

Una persona che adotta una modalità di comunicazione passiva mostra:
Sguardo evitante/ Sguardo rivolto verso il basso/ Atteggiamento posturale chiuso/ Sfregamento di mani/ Manifesta la propria rabbia chiudendo gli occhi o ridendo/ Nasconde la bocca con la mano/ Braccia incrociate come segno di protezione/ Ridacchia quando vengono poste critiche/ Sguardo intimorito/ Mento tremante / Mordicchia le labbra.

MODI DI PENSARE

“Non valgo nulla”/ “Le mie emozioni, le mie esigenze ed i miei pensieri sono meno importanti di quelli degli altri”/ “La gente non ha buone opinioni riguardo la mia persona e non gli piacerò”/ “Se la mia risposta è negativa, qualcuno potrebbe arrabbiarsi, ed io ne sarò il responsabile”/ “Non sono capace di dire di NO”.

BENEFICI PERCEPITI

Il soggetto che adotta uno stile di comunicazione passivo:
Può vantare di non essere egoista / Non avendo preso l’iniziativa raramente si sentirà accusato quando le cose non funzionano/ Si sentirà protetto ed accudito dagli altri/ Evitando il conflitto, posticipando le prese di posizione e ritirandosi di fronte al confronto, ridurrà lo stress a breve termine.

SVANTAGGI

Il soggetto che adotta uno stile di comunicazione passivo:
È incline ad accumulare stress e rabbia, che potrebbero esplodere in maniera molto offensiva/ Si trova spesso subissato dalle richieste da parte di terzi/ Limita sé stesso all’immagine che gli altri hanno di lui, ovvero di persona buona ed amabile/ Quando rabbia e frustrazione vengono repressi anche le altre emozioni (sia negative che positive) si riducono/ Perde autostima e rispetto di sé.

LO SCOPO DEL COMPORTAMENTO PASSIVO È QUELLO DI EVITARE SEMPRE OGNI TIPO DI CONFLITTO E DI COMPIACERE GLI ALTRI.

LE CARATTERISTICHE DELLA COMUNICAZIONE AGGRESSIVA

DEFINIZIONE

Una persona che utilizza una modalità di comunicazione aggressiva afferma i propri diritti ed esprime le proprie esigenze, pensieri ed opinioni in maniera inopportuna, senza tenere in considerazione i diritti altrui. Dopo un confronto con una persona aggressiva spesso ci si sente sopraffatti. Una persona aggressiva alimenta il proprio senso di superiorità a discapito del prossimo.

CARATTERISTICHE VERBALI

Una persona che adotta una modalità di comunicazione aggressiva utilizza: Tono di voce tagliente, sarcastico o condiscendente/ Eloquenza e poche esitazioni verbali/ Modo di parlare spesso brusco e veloce/ L’enfasi viene posta sulle parole aggressive/ Voce ferma/ Tono freddo e sarcastico/ Intonazione intensa, spesso forte e volume crescente alla fine di ogni frase/ Tono minatorio: “Faresti meglio a stare attento…”/ Commenti denigratori “Starai scherzando”, “Non essere così stupido”/ Valutazione dei commenti. Enfasi su concetti quali “Dovresti” “Male” “Devi”/ Commenti sessisti e razzisti/ Punti di vista espressi come fossero dati di fatto “Nessuno si comporta in questo modo” “Non serve a niente fare così”/ Domande minacciose “Ancora non hai finito?”, “Perché cavolo hai fatto così ?”.

CARATTERISTICHE NON VERBALI

Una persona che adotta una modalità di comunicazione aggressiva:
Viola lo spazio personale delle altre persone/ Ha un modo di guardare troppo intenso/ Gesticola con l’intento di mostrare i pugni/ Cammina impazientemente e a grandi passi/ Si appoggia su altri, che le servono da sostegno/ Incrocia le braccia per mostrare la propria inaccessibilità/ Il suo sorriso può essere beffardo/ Corruga la fronte quando arrabbiata/ Tende a digrignare i denti.

MODI DI PENSARE

“Riuscirò ad avere la meglio prima ancora che tu capisca cosa stia accadendo” / “Il mondo è un campo di battaglia e io devo vincere”.

BENEFICI PERCEPITI

Il soggetto che adotta uno stile di comunicazione aggressivo:
Si comporta nel modo che preferisce / Fa si che i fatti accadano nel modo in cui desidera/ Ama la sensazione di controllo / Si libera da energia e tensione eccessiva scaricandola sugli altri/ Si sente potente.

SVANTAGGI

Il soggetto che adotta uno stile di comunicazione aggressivo:
Il suo comportamento crea ostilità e risentimento in coloro che lo circondano, questo lo porta ad avere sensazioni di paura e paranoia/ Cerca in continuazione di controllare gli altri, senza mai abbassare la guardia e rilassarsi/ Basa le proprie relazioni su sentimenti negativi, con conseguente difficoltà ad avere relazioni sane/ Sminuisce il prossimo per compensare il senso di inferiorità che maschera con atteggiamenti aggressivi/ Avverte sentimenti di colpa e di vergogna/ Ha ridotta autostima e fiducia in sé stesso.

LE CARATTERISTICHE DELLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

DEFINIZIONE

Una persona che adotta uno stile di comunicazione di tipo assertivo comunica i propri sentimenti, pensieri e bisogni in modo aperto ed onesto, senza violare i diritti degli altri. È l’alternativa alla modalità di comunicazione aggressiva, che viola i diritti degli altri ed alla modalità di comunicazione passiva, che viola i propri diritti.

CARATTERISTICHE VERBALI

Una persona che adotta uno stile di comunicazione di tipo assertivo utilizza: Tono di voce fermo e regolare/ Poche esitazioni, eloquenza/ Ritmo cadenzato/ Tono accogliente e pieno/ Parlata chiara e corretta/ Intensità vocale media/ Volume di voce appropriato al contesto/ Affermazioni brevi e concise: “Mi piace”, “Non mi piace”, “Desidero”/ Frasi che favoriscono la cooperazione: “Cosa ne pensi?”/ Espressioni di interesse: “Mi piacerebbe…”/ Distinzione tra opinione e fatto! “La mia esperienza è diversa …”/ Frasi che non dettano legge ma invece suggeriscono: “Dovresti…”, “Che ne dici?”/ Critiche costruttive senza necessariamente dover accusare: “Ti spiace lasciarmi finire il mio discorso?”/ Tentativi di mediazione: “Come si adatta la mia idea alla tua?”/ Soluzioni alternative: “Come possiamo superare il problema?”.

CARATTERISTICHE NON VERBALI

Una persona che adotta uno stile di comunicazione assertiva:
Ascolta con buona disposizione/ Possiede un buon contatto visivo/ Tiene una postura composta ed aperta/ Ha un’espressione facciale simpatica ma seria/ Mostra le mani/ Sorride quando è compiaciuta/ Esprime disapprovazione quando è arrabbiata/ Ha un’espressione rilassata.

MODI DI PENSARE

“Non ti permetterò di approfittarti di me” “Non ti giudicherò e ti accetterò per quello che sei”

BENEFICI PERCEPITI

Un soggetto che utilizza una modalità di comunicazione assertiva:
Si rispetta e possiede una buona autostima, questo fa in modo che le opportunità di ottenere ciò che desidera migliorino/ Esprime quello che sente nel momento in cui lo vive, e ciò evita che ci sia del risentimento/ Ascolta ed ama il prossimo più facilmente perché non sente la necessità di proteggersi costantemente.

SVANTAGGI

Un soggetto che passa da una modalità di comunicazione passiva o aggressiva ad una modalità di comunicazione assertiva:
Rischia di venir sabotato da amici e parenti che beneficiavano del suo precedente comportamento passivo/ È spaventato dell’adozione di nuovi modelli comportamentali rispetto a quelli costruiti durante l’infanzia/ Pur dichiarando le proprie volontà in modo assertivo, non sempre ottiene ciò che desidera/ Inizialmente trova faticosi e frustranti i suoi tentativi.

 Attività

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Titolo: “Imparare ad essere Assertivi”

Obiettivo: Familiarizzare con tecniche multiple di assertività

Contenuti: Diversi tipi di assertività

Materiale: Note ed esercizi

INNANZITUTTO QUALCHE CONSIDERAZIONE!

Uno dei problemi più diffusi nella comunicazione con gli altri è causato dal tentativo di leggere le loro menti, o dalle nostre aspettative su quello che gli altri possano desiderare da noi. Se vogliamo che le persone comprendano le nostre idee e i nostri bisogni, dobbiamo essere in grado di esporre e di enunciare quest’ultimi in modo tale che gli altri possano comprenderle ed accoglierle in maniera positiva. Il fondamento logico è l’auto-efficacia. La consapevolezza che vi è un nesso di causa-effetto tra le nostre azioni ed il loro risultato. Anche se ora è difficile da credere, usando le regole del comportamento e della comunicazione assertiva, i risultati saranno così brillanti che inizierete a credere nella sua efficacia. Se mettere in atto un comportamento assertivo vi spaventa, provate prima con degli estranei. Provate a pensare ad un soggetto assertivo, a voi familiare, e comportatevi come farebbe lui. La gente avverte quando siamo sicuri e rispettiamo noi stessi e ci rispetteranno di conseguenza. Questo è l’obiettivo fondamentale della comunicazione assertiva.

REGOLE DI ASSERTIVITÀ

HO IL DIRITTO DI:

  1. Rispettare me stesso, chi sono e cosa faccio.
  2. Riconoscere le mie esigenze come individuo autonomo, senza essere influenzato da quello che gli altri si aspettano da me, a seconda del ruolo che sto ricoprendo: “figlio”, “studente”, “fratello” ecc.
  3. Utilizzare frasi chiare, incentrate sulla mia persona, tenendo in considerazione quello che provo e che penso. Mi concentro sul mio problema, senza dare la colpa ad altri e senza sentirmi responsabile. Per esempio dire: “Vorrei essere in grado di raccontare le mie storie senza interruzioni” invece di “Mi interrompi costantemente!”
  4. Commettere errori. Riconosco che commettere errori è assolutamente normale.
  5. Cambiare idea se ne sento la necessità.
  6. Chiedere di “pensarci per un po'”, ad esempio quando qualcuno mi chiede di fare qualcosa, ho il diritto di dire “Vorrei pensarci, ti informerò riguardo la mia decisione entro la fine della settimana”.
  7. Godersi la propria felicità, ciò significa essere felice e soddisfatto di ciò che ho realizzato e condividerlo con coloro che mi circondano.
  8. Chiedere quello che voglio – piuttosto che sperare che l’altro indovini le mie esigenze.
  9. Riconoscere che non sono responsabile della condotta di altri soggetti adulti.
  10. Rispettare le altre persone e il loro diritto ad essere assertivi e aspettandomi lo stesso in cambio.

TECNICHE

1. ASSERTIVITÀ DI BASE

Parliamo di assertività di base quando esprimiamo chiaramente le nostre esigenze, desideri, credenze, opinioni e sentimenti. Questo tipo di assertività può essere utilizzata quotidianamente con lo scopo di informare gli altri riguardo le nostre esigenze. Regole di base: Uso della prima persona (io, me). È importante ricordarsi di essere specifici quando si fanno dichiarazioni. Decidere cosa si desidera e cosa si sente e dirlo in maniera concreta e diretta. Non essere prolissi e parlare brevemente e semplicemente, questo aiuterà ad essere chiari su ciò che si vuole comunicare. L’assertività di base comprende anche la cosiddetta “auto-rivelazione”. Significa sostanzialmente scoprire i propri sentimenti con una semplice affermazione. Per esempio: “Mi sento nervoso” “Mi sento arrabbiato”. L’effetto immediato di questa tecnica sarà una riduzione di stress, che vi permetterà di rilassarvi e di dichiarare in maniera diretta le vostre emozioni ed i vostri sentimenti. Utilizzare la prima persona per esprimere i propri sentimenti, dimostra inoltre una presa in carico dei propri sentimenti.

2. ASSERTIVITÀ EMPATICA

Empatia significa cercare di comprendere i sentimenti, i bisogni ed i desideri delle altre persone. Perciò, questo tipo di assertività comprende il riconoscimento delle esigenze altrui e, allo stesso tempo, delle proprie. Questo tipo di assertività può essere utilizzata quando l’altra persona è coinvolta in una situazione che potrebbe non corrispondere alle vostre esigenze e si desidera informarla che, pur non avendo le stesse necessità, si è in grado di capire la sua posizione. L’assertività empatica è utile per evitare di reagire aggressivamente, in quanto immaginandosi nella posizione dell’altro si è in grado di capirne le emozioni. Il rischio nell’eseguire troppo dettagliatamente le istruzioni relative all’assertività empatica, è di apparire falsi e costruiti. Inoltre, la vostra dichiarazione potrebbe apparire come aggressività latente. Ad esempio, se qualcuno dice “Apprezzo i tuoi sentimenti, ma …”, l’espressione empatica “Apprezzo i tuoi sentimenti” rischia di essere sottovalutata, mentre la parola “ma” può far sembrare la frase un attacco mascherato.

3. ASSERTIVITÀ CHE FA LEVA SULLE CONSEGUENZE

Questo è il tipo più forte di assertività e viene preso in considerazione come ultima opzione, ovvero quando qualcuno si comporta in un modo che non tiene conto dei diritti degli altri e si vuole modificare il loro comportamento senza essere altrettanto aggressivi. Si può utilizzare questa tecnica sul lavoro, quando gli altri violano le regole. Quando l’assertività fa leva sulle conseguenze, l’altra persona viene informata su quali saranno le conseguenze che si verificheranno se il loro comportamento non cambierà. Utilizzare questo tipo di assertività quando si è pronti a mettere effettivamente in atto le conseguenze che si paventano. Poiché questo tipo di assertività può essere percepito come aggressivo, bisogna fare attenzione al linguaggio non verbale. Tenere un tono di voce calmo, con volume costante, mantenere un buon contatto visivo e cercare restare rilassati.

4. ASSERTIVITÀ CHE ESPLICITA IL DISSENSO

Questo tipo di assertività funziona mostrando la discrepanza tra ciò che è stato concordato e ciò che sta realmente accadendo. Questo comportamento è utile quando vi è un malinteso o contraddittorietà, e parole e fatti non corrispondono; è quindi necessario esprimere semplicemente ed in maniera non aggressiva il vostro dissenso per la violazione di ciò che si era concordato.

5. ASSERTIVITÀ DEI SENTIMENTI NEGATIVI

Questa tecnica viene utilizzata quando si verificano sentimenti esageratamente negativi nei confronti di un’altra persona: rabbia, risentimento, ecc. Cercando di mantenere la calma, bisogna esprimere chiaramente l’effetto negativo che il comportamento dell’altra persona ha su di noi. Questo ci permetterà di gestire i nostri sentimenti senza caricarli di un’emotività incontrollata. Inoltre informa gli altri sulle conseguenze che tali azioni hanno su di noi.

6. TECNICA DEL DISCO ROTTO

Questa tecnica consiste nel formulare in maniera chiara e concisa una frase e nel ripeterla in maniera identica per dimostrare che, qualsiasi tecnica gli altri cerchino di utilizzare per convincervi, non avete intenzione di cambiare idea. Può essere utilizzata in diverse circostanze. È una buona tecnica da usare quando si ha a che fare con persone che tendono a manipolare, cercando di convincervi a fare qualcosa che non avete intenzione di fare. Ci aiuta a rimanere rilassati in quanto conosciamo perfettamente l’argomento e siamo in grado di evitare trabocchetti logici e polemiche. Questa tecnica può essere combinata facilmente con gli altri tipi di assertività. Iniziare sempre con atteggiamento calmo, mantenendo la vostra posizione, evitando di diventare aggressivi o passivi.

ESERCIZIO: SCHEMA PER INDENTIFICARE LE CAUSE E GESTIRE LA RABBIA

Il seguente schema è utile ad identificare i fattori scatenanti di sentimenti quali rabbia, frustrazione, ecc.
Si può utilizzare come guida gestire sentimenti negativi, in modo efficace e utile. E’ schema che vi consentirà di identificare i fattori che contribuiscono a scatenare i vostri sentimenti negativi e scegliere di gestire la situazione in modo assertivo, minimizzando rabbia, frustrazione e irritazione. Dopo aver osservato il seguente esempio, provate a definire una situazione frequente nella vostra quotidianità per identificare una modalità assertiva per affrotarla.

FATTORI SCATENANTI Take it
(Agire in modo assertivo)
O Leave it
(Rivalutare)
Es.
Il mio collega si presenta in ritardo ad un appuntamento, riguardo un progetto scolastico, al quale stiamo lavorando insieme.
Chiedere tranquillamente al mio collega le ragioni per le quali ha tardato, esprimere la propria frustrazione, utilizzando tecniche di assertività empatica o esplicitando le conseguenze (Ad Esempio che non avrete più tempo per terminare il progetto). Dico a me stesso: “Le persone possono ritardare, non tutto va sempre come vorrei, questa è la vita, rinuncerò alla mia cena con gli amici per porre rimedio a questo ritardo”

You can either choose to act in an assertive way or to reevaluate the situation and let go of anger and irritation.

 Case studies

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Esempio pratico di gestione assertiva dei sentimenti negativi

Daniel insegna in una classe di seconda elementare. Durante la lezione Johnny, uno dei suoi studenti, si rivolge gridando ad un altro compagno di classe, mentre Daniel sta cercando di spiegare delle importanti regole grammaticali.

4 PASSAGGI PER MANIFESTARE I SENTIMENTI NEGATIVI IN MODO ASSERTIVO:

  1. Descrivere con obiettività il comportamento dell’alunno. Fare attenzione a non interpretare o giudicare. “Quando gridi durante la lezione…”
  2. Descrivere l’impatto che tale comportamento ha su di noi. Essere precisi e chiari. Non generalizzare troppo. “Il tuo comportamento incide negativamente sul lavoro che svolgo con te e con i tuoi compagni di classe”.
  3. Descrivere le proprie emozioni “Trovo il tuo comportamento molto fastidioso”.
  4. Comunicare come vorreste che si comportasse in futuro “Da ora in poi vorrei che tu aspettassi la pausa per parlare con i tuoi compagni”.

Spunti di riflessione:

  • Quali sono le emozioni che l’insegnante deve gestire in quel momento?
  • Quali sono i possibili pensieri che attraversano la sua mente?
  • Quale pensi dovrebbe essere il linguaggio non verbale appropriato che l’insegnante dovrebbe adottare per far si che gli allievi recepiscano il messaggio?
  • Quali tecniche di assertività avrebbe potuto utilizzare l’insegnante?